domenica 16 settembre 2012

APRENDO UN PO DI ALBUM DEI RICORDI....

Tutte le volte che vedo le gare di motomondiale che si svolgono a Misano mi si aprono sempre dei file di memoria , Premetto che il mio circuito italiano preferito è il mugello , ma il Santamonica di Misano ora Marco Simoncelli circut  ha sempre un posto in fondo al mio cuore . Mi ricorda la prima gara di motomondiale che son andato a vedere dal vivo . Avevo 15 anni ed assieme ad un amico prendemmo il treno per andare a vedere i vari, Capirossi al primo anno di gare mondiali nella 125 ove vinse il campionato sulle Garelli del team Pileri con l'allora compagno di squadra Gresini ( che qualche anno dpo si ritroverà a fare il manager per il quale correva il Sic )  che più che una mano gli diede un braccio , Cadalora che correva sulle yamaha del team di Giacomo Agostini , e dei vari americani Swantz; Reney , Lowson , Mamola o l'australiano  Gardner che pilotavano come dei marziani . E stato il primo viaggio che ho fatto da solo. Come l'anno dopo fu la prima volta che con la mia Hondina 125 Rothmans di terza mano , sempre con lo stesso amico su Aprilia Tuareg   , partimmo da Verona sempre destinazione Misano adriatico , dopo aver cambiato gli adesivi della cilindrata per poter prendere l'autostrada senza esser cuccati subito . In quell'anno venne giù un brodo a seguito del cui , la maggior parte dei piloti della classe regina , non disputarono la gara perchè si rifiutarono per motivi di sicurezza . E  fu così che Pier Francesco Chili vinse la sua unica gara in classe 500 dato che lui a qualche altro pazzo scesero in pista con le moto che in alcuni punti affondava nelle pozze . Il ritorno sotto l'acqua senza le tute impermeabili , fu un odissea , arrivai a casa che avevo i jeans ghiacciati appiccicati aala pelle delle gambe . Negli anni successivi fui presente e lo vidi benissimo anche quando Reney per una una banale scivolata prese tutta la serie delle gobbe del cordolo e da allora rimase su una serie a rotelle o quando Noboru Ueda ; pilota giapponese Kamikaze che non mollava mai , sul curvone veloce fini fuori e dopo una serie di capriole andò ad impiantare la testa nel muro , alzandosi po totalmente illeso .Misano segna anche il mio debutto della pista . Allora si girava in senso contrario di quello odierno , ed era molto più veloce , con il tratto che partiva dalla curva della quercia passando per il curvone ed arrivando alla Curva del tramonto che andava fatto a manico aperto raccordando tre curve ed arrivando in staccata a percorrerne una ( il tramonto ) che praticamente era un tornante che sembrava non finire mai . A bordo della mia Ducati 900 ss il primo giro lo feci con calma , il secondo provai a tirare e se nelcurvone restai dentro per un pelo arrivato al tramonto staccai troppo presto trovandomi fermo con la curva ancora da iniziare , il giro dopo , raccordato meglio il curvone andai lungo al tramonto perchè memore del giro precedente staccai troppo tardi , terzo giro  , sempre al tramonto , questa volta preso perfettamente , per poco non finii lungo disteso in fase di percorrenza avendo aperto troppo il gas. Quarto giro mi accodai ( si fa per dire ) ad uno che con una Suzuky gsx mi aveva praticamente doppiato che però mi indico così le linee ed i punti corretti di staccate e percorrenze curva . Miracolosamente quella volta ne io ne la moto avemmo incontri ravvicinati con l'asfalto . Per concludere va detto che avendo girato il senso di marcia ,per motivi di sicurezza , dal lato tecnico e di emozioni il circuito ha perso un bel po di fascino , ed onestamente oggi assomiglia più ad un kartdronomo che ad un reale circuito , ma sarà l'emozione che mi provoca nel rivederlo sarà che lo han chiamato Marco Simoncelli , che era uno di quei piloti "ignoranti " che mi piacciono , i quali prima apron il gas poi si preoccupano di come evitare di finire distesi ,  resta sempre uno dei posti che avra sempre un posticino in fondo al mio cuore. NANO NANO

Nessun commento: