mercoledì 8 agosto 2012

LE SEPARAZIONI O DIVORZI HAN SEMPRE DELLE RESPOSABILITA' DA AMBO I LATI

Chi vi scrive segue ,da appassionato , il motociclismo su strada da più di 25anni , inteso sia a livello agonistico tra motomondiale , superbike , vari campionati nazionali , turist trophy ecc ecc , sia a livello tecnico essendo cresciuto in garage in cerca di qualche cavallo in più nel mezzo che demolivo al momento in cui ci mettevo le mani , non che a livello di pista avendo io in qualche rara occasione messo i pneumatici in qualche circuito . Perciò prima che i colpevolisti , gli innocentisti , i tifosi di uno o dell'altro emettano i loro verdetti lapidari mi piacerebbe fare un po di chiarezza su cosa ha portato Ducati e Valentino a divider le proprie strade .  Valentino è sicuramente il pilota italiano assieme ad Agostini più forte della storia , e sicuramente a 33 anni non è ancora finito , anche se per motivi anagrafici é nella fase finale della sua carriera e sicuramente uno non diventa un "fermo" da un giorno all'altro , e ha avuto il merito di rendere il motociclismo da sport per appassionati a sport popolare ( tradotto prima di lui non sentivi il bancario , l'anziano , ed il barista parlar di moto al bar ) grazie alla sua naturale comunicatività ,alla sua ironia ed al suo talento .Pur ammirando le gesta di Valentino non son mai stato un suo fun incallito , perchè mi son sempre piaciuti i piloti "ignoranti " cioè quelli che prima danno gas e poi si preoccupano di come far si che la moto resti in piedi ( Swantz , Falappa  , Gardner , Fogarty , Stoner e Giuliano per tornare agli attuali ) mentre Valentino , nascondendosi dietro quell'ironica facciata un pò cialtonesca , è un ottimo collaudatore dotato di molta sensibilità nel sistemare la moto aggiungendoci purè che con la sicurezza del mezzo diventa un animale da gara con una voracità inaudita . E qui arriviamo alla Ducati , che dopo un decennio di crisi negli anni 70 fu resuscitata dai Castiglioni ( Cagiva ) puntando , senza voler entrare troppo nello specifico , su soluzioni tecniche telaistiche , ciclistiche e motoristiche diverse dall'allora egemonia di mercato e sportiva delle moto giapponesi che pur differenziandosi in alcuni particolari erano tutte praticamente uguali sotto gli aspetti tecnici descritti prima . Se una moto giapponese è guidabile da chiunque sia in grado di guidare un motorino ed usare un cambio , la Ducati va pilotata sempre . Avendone avuta e provata qualcuna ,bisogna trattarla con molta decisione ,farle capire chi comanda , e non aver molte incertezze . A livello sportivo la Ducati ha costruito le sue fortune nel campionato Superbike ( derivate dalla serie ) proprio perchè essendo così estrema ben si rapportava alla pista , e lo ha quasi sempre fatto con i sopracitati " piloti ignoranti " che fidandosi del mezzo davan gran badilate di gas . Poi ci ful' approdo al moto mondiale grazie all'entrata della moto gp ( si passo dai 2 ai 4 tempi ) ove il bicilindrico per forza di cose fu sostituito da un 4 cilindri e guarda caso gli unici piloti che han ottenuto dei risultati son sempre una coppia " d?ignoranti " come Capirossi e Stoner facendo nel giro di un lustro regredire piloti di tutto rispetto ( Melandri su tutti ) . L'entrata dell'ingegner Preziosi alla progettazione delle moto ha estremizzato ( sbagliando direzione , ma questo è un mio parere del tutto personale ) ancora di più i concetti tecnici delle moto . Valentino e la Ducati si eran già parlati nel 2004 quando il pesarese , stanco del regime Honda voleva cambiar aria , ma già allora aveva capito ( c'è scritto chiaramente nella biografia che pubblicò qualche anno fa )  che in quel di Bologna erano i piloti che dovevano adattarsi alla filosofia della moto e non il contrario , preferendo così accasarsi in Yamaha  che era molto più simile a tutto ciò che lui aveva pilotato in quel momento . L'attuale matrimonio tra i 2 più che per reciproco amore è avvenuto per reciproco interesse , in quanto Valentino in rotta con Yamaha non aveva altre opzioni che la Ducati e quest'ultima abbandonata da Stoner approdato in Honda era senza un top driver , senza tralasciare poi il fatto che Valentino porta sponsor e che vincere con la Ducati avrebbe portato il pesarese ad esser l'unico a vincer in classe regina con tre marchi differenti . Il problema vero e che nessuno dei due ha capito l'altro e quando han tentato di provarci o lo han fatto nei modi o con i tempi sbagliati o non si son proprio capiti . Valentino ha un suo staff tecnico che ha sempre lavorato nell'ottimizzazione delle moto  giapponesi mentre Ducati aveva sempre avuto uno staff tecnico interno partorito dal reparto corse , indi per cui ci si è ritrovati con poca comunicazione causa linguaggi tecnici differenti tra pista e reparto corse . Tutto questo aggravato dal fatto che Valentino Rossi e Valentino Rossi e deve vincere per forza . Indi per cui se sentirete che il saccente di turno prenderà le parti di uno o dell'altra sappiate che come ogni coppia che scoppia ognuna delle2 parti ha le sue responsabilità , è non esistendo la verità assoluta ognuna delle 2 parti la vede con il proprio punto di vista giusto o sbagliato che sia . NANO NANO              

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