martedì 24 luglio 2012

TRA CALCIO , BALON E DANACOL

In italia il " giuoco " del calcio è una cosa maledettamente seria , ove 56 milioni di tecnici specializzati han sempre un opinione " autorevole " da esprimere in qualsiasi momento disponibile . Chi sta scrivendo , naturalmente , non è esente da questo peccato . Avendo nel secolo scorso  calcato , a livelli infimissimi , qualche campetto spelacchiato di calcio nel ruolo di mediano o libero ( ruolo estinto come i dinosauri ) ed essendo allergico a sudare e correre mi è sempre piaciuto far viaggiar la palla e far le diagonali evitando fatiche inutili . Concordo appieno con il "normal uan " Cesare Claudio Prandelli quando dice che " il calcio è un bellissimo sport , peccato che ci sia la palla a distrarre ... " . Tutto questo preambolo , per arrivare alla considerazione , che più andiamo avanti più vedo che la banalizzazione si fa sovrana . A partir da determinati media , vedi stampa o tv , ( non tutti per fortuna ) che per una sorta di populismo atto a far corte , son riusciti a nobilitare pure il ricordo pulp che avevo del processo del lunedì di " Biscardiana " memoria ove i protagonisti s'urlavan in faccia la propria opinione su questo o quel argomento , tra uno sgoop e l'altro , dando giudizi lapidari , parlando sempre meno di tattica e di tecnica calcistica e sempre più di gossip e dietrologia campanilistica . Certo il calcio è sicuramente passione , ma veder o leggere dei personaggi che recitano una parte , a loro assegnata , per far spettacolo lo trovo purè offensivo nei riguardi di tutti quei tifosi che per facendo sacrifici , rimettendoci tempo e denaro , seguon le loro squadre del cuore . Prendete i famosi schemi numerici , il 4 4 2  , il 3 5 2, il  5 3 2 , di cui oggi tutti si riempiono la bocca , sarebbero corretti se parlassimo di un campionato di calcio giocato sulla play station ma siccome parliamo di un campo di calcio in erba dove si gioca con una palla che è tonda e con dei pedatori che han determinate caratteristiche tecnico tattiche , alias ruoli , diventa troppo semplicistico e banale raccontar il tutto con 3 numeri , così poi se qualcosa a livello tattico non va , si comincia a tirar in ballo il calo fisico , l'impegno da parte dei protagonisti e tutta una serie d'illazioni populistiche son di più semplice divulgazione e fluizione di un analisi approfondita . Se l'attaccante segna è bravo se non segna è un brocco , che poi magari l'allenatore lo faccia partire da 30 mt dalla porta  che questi sia abbandonato a se stesso facendo reparto da solo e costretto a vedersela con 3 avversari tutte le volte diventa un particolare . L'arbitro è un altro argomento interessante , se ti favorisce la tua squadra ha arbitrato bene , se non la favorisce è pessimo o addirittura venduto , così il giorno dopo sulle pagelle dei vari giornali da una parte vedi dei dei voti lusinghieri dall'altra delle stroncature immani , come se chi giudicasse non fosse un professionista pagato per raccontar la cronaca di quanto ha visto ma un tifoso con la tessera di categoria . Chiudo con un ricordo d'infanzia , dedicato al mitico " Giuanin Brera " che  era , o amato , o odiato ,  ma di lui si diceva " Di calcio ne capisce peccato anche sappia scrivere bene " . Ecco forse oggi a questo calcio personaggi così mancano veramente molto . NANO NANO

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